Amplificatore S.E.P. di 845 nato per gioco e divenuto un prodotto
Marel.
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Può accadere che i progetti migliori nascano anche per caso, come questo
amplificatore realizzato assieme ad Angelo, che conobbi quando venne in
laboratorio e si parlò di mono-triodi, di cui é appassionato difatti ne
aveva già costruiti con 300B, 2A3, 100TH e 211, sostenendo con le solite
argomentazioni le loro buone qualità, rimase un po' sorpreso della mia
"non meraviglia", lui non sapere che di questa materia ero a conoscenza
da tempo, sia per mia sperimentazione sia per le persone con cui ero
venuto in contatto in qualche decade di lavoro.
Angelo seguace della filosofia del mono-triodo ad oltranza, anche se un
po sviato dalle mode che tuttora girano su questo argomento, io abituato
a riferirmi a strumenti e ai loro numeri, sembrava parlassimo due lingue
diverse tanto era diversa la fraseologia usata, alla fine si convinse
che l'unico modo per intenderci, consisteva oltre all'ascolto,
asseverare numericamente le nostre istanze, procedura complessa in
questa tipologia di amplificatori, ma l'unica valida dove per esempio
non è la minore distorsione il parametro più importante, ma uno tra
tanti che portano a compromessi, concordando comunque ed è giusto sia
così, che solo l'ascolto, al di la delle favole, dei tecnicismi, dei
nomi e dei costi, poteva essere era l'unico giudice della qualità di un
apparecchio considerandolo nel contesto di un impianto.
Si era anche su posizioni diverse su ciò che concerne la progettazione
di questi amplificatori, Angelo più incline a seguire le mode (leggi
favole), io fermo sulla validazione strumentale che naturalmente assieme
all'ascolto consente di arrivare arrivare al risultato migliore, insomma
non se ne usciva e come accade agli appassionati scattò la sfida, il che
fu come invitarmi a nozze, ci accordammo a condizione che lui si
occupasse della meccanica, io della elettronica, di li a poco il
progetto cominciò a prendere forma.
Chiuso l'antefatto, ora si gioca.
Avevo già messo a punto in precedenza una buona configurazione che
poteva essere adattata al nostro caso con buoni risultati e con Angelo
d'accordo, mi restava solo da individuare la finale adatta, ma
sopratutto il trasformatore di uscita, fatto un rapido ripasso di
appunti, scartai per insufficiente dissipazione le 2A3, 300B, 100TH e
anche la 211 pur adatta come tensione e corrente anodica, resistenza di
carico, filamento robusto, 100 W dissipabili, bassa capacità
interelettrodica, ma surclassata dalla 845 per migliore linearità, a
fronte di un guadagno inferiore, ma questo non era un problema, tanto lo
stadio pilota era necessario, si trattava solo di adattarlo per
dinamica, corrente, nonché al suo dolce clipping, d'accordo si decise di
impiegare solo triodi facendo in modo che il decadimento armonico totale
fosse quello apprezzato dagli audiofili.
Carta, matita, gomma, calcolatrice...
Dopo aver analizzato tutto per benino, fissai: ~1000 V di anodica per le
finali, scovai assieme ad Angelo, un triodo pilota adatto a spingere una
coppia di 845 in agilità nella "fumosa" A2 senza sovraccaricarsi, sulla
griglia di questo stadio è così inserita l'eccitazione e la regolazione
del punto di lavoro delle singole 845 a cui risultano accoppiate in
continua, in modo che le quattro 845 possano ricevere dal proprio triodo
pilota la regolazione del punto di lavoro e la giusta eccitazione.
Sfortunatamente la configurazione dello stadio pilota pur erogando una
robusta corrente, possiede un guadagno di tensione leggermente negativo,
ciò a comportato che per raggiungere la sensibilità di ingresso adatta,
l'impiego di un doppio Totem Pole dalla dinamica elevata a medio
guadagno, sufficiente, come Angelo richiedeva al collegamento diretto
delle sorgenti, sicché fissammo per la saturazione dell'amplificatore il
livello di 0,7 V, con questa sensibilità si può fare a meno a cuor
leggero del pre linea, decidemmo di dotarlo dei controlli
necessari, miglior risultato con meno elettronica, meno
cavetti..., così facendo però attenzione alle loro capacità parassite si
potrebbe impiegare un pre passivo e qui cominciò a mia insaputa il
percorso che mi ha portato nel tempo al lato chiaro dell'audio, si va
bene gli strumenti, posto di saperli impiegare, in definitiva conta solo
l'ascolto, considerando che oltre all'impianto conta il locale.
Assemblata la parte pilota, validandone strumentalmente le performance,
passai al dimensionamento del T.U. che per impedenza, potenza, banda
passante ha richiesto, una serie di compromessi difficili da valutare
esattamente sulla carta, così fidando nella esperienza acquisita in
altri campi e con Angelo dubbioso, mi assunsi la responsabilità di
scelte arbitrarie su sezionamenti, stratificazioni e lamierini
"esotici", fatto questo, dopo un mese ebbi a disposizione i T.U. che
confermarono al banco di misura e con mia soddisfazione le
caratteristiche desiderate, Angelo si ricrebbe e tutto fu in discesa, ma
credetemi: sbagliare una coppia di questi trasformatori, oltre allo
scorno "tecnico", ne consegue anche un danno economico, sia per il tempo
necessario a riceverne una nuova coppia sia per il loro costo veramente
elevato.
Verso il traguardo.
Collegati i vari blocchi ed eseguiti i controlli di rito,
l'amplificatore funzionò immediatamente, confermando con la coincidenza
delle misure strumentali e degli ascolti poi le nostre attese, ma a
questo punto la parte divertente era conclusa, anche se l'amplificatore
era nello stato visibile qui sotto.
Per i tecnici: allora mentre giocavo con l'amplificatore, ero ancora in
attività, perciò nelle immagini soprastanti, non tutti gli strumenti
erano collegati all'amplificatore, alcuni di loro tenevano in esercizio
un crossover a valvole (tanto per cambiare) HEC1V speciale, con la banda
media visualizzata nell'analizzatore di spettro HP e lo sfasamento dei
segnali nell'oscilloscopio in basso, le visualizzazioni rimanenti non
hanno niente a che vedere con l'alta fedeltà, a DX nelle immagini si
notano i sei doppi triodi Octal della parte pilota.
All'elevata qualità di ascolto, hanno contribuito le ridotte rotazioni
di fase agli estremi di banda del T.U. nonché la oculata modellazione
della parte elettronica, dove sono state applicate solo alcune blande
linearizzazioni, evitando la reazione negativa che in questi ampli può
essere solo deleteria, che per gioco ho provato ad applicare iv vario
modo, ottenendo naturalmente solo un degrado sia di caratteristiche sia
di ascolto come previsto sì una riduzione numerica della distorsione, ma
anche un degrado dei dettagli con generale impoverimento dell'ascolto,
principalmente dovuto alla modifica del decadimento armonico dato dalla
"retta" di carico propria della finale, che deve essere conservata, in
quanto molto importante in questi amplificatori, come si sa: sulla carta
tutto é perfetto, mentre il mondo reale è un'altra cosa, per questo ed
altri motivi è richiesta al progettista maggiore esperienza nella
progettazione di questi amplificatori piuttosto che in altri, dove
maldestramente la reazione negativa tenta di sistemarne le
caratteristiche, facendo danni.
Rimasti molto soddisfatti del lavoro eseguito, io e Angelo considerammo
subito questo apparecchio se non il migliore, non lo si deve mai dire,
sicuramente tra i primi, poi per quel che mi riguarda, aver dimostrato
ad Angelo come impiegando solo una progettazione valida, si possano
realizzare questi amplificatori, infischiandosene delle mode, ciò per me
è un ulteriore motivo di orgoglio, ricorderei anche se mi
dispiace, che quando feci questo progetto avevo già più di mezzo secolo
di laboratorio audio e R.F.
Siamo in dirittura di arrivo.
A questo punto: preso nota di tensioni, correnti, dissipazioni e altro,
ho disassemblato l'amplificatore e sono passato alla sua realizzazione
definitiva con nuovi componenti nel bel telaio (almeno per noi)
preparato da Angelo.
Sarà successo anche ad altri: quando si termina con soddisfazione un
progetto, resta il dubbio che nonostante l'obbiettivo centrato, forse si
poteva fare meglio, ma poi mi convinco che è solo voglia di ricominciare
a giocare e per me resta questo resta un bellissimo gioco a cui non
voglio/posso rinunciare, tant'è che ancora continua anche se solo per
hobby.
Voglio ricordare però ai principianti: prima di mettere mano in
apparecchi dove sono presenti tensioni elevate, siate certi di quello
che fate, abbiate prudenza, le tensioni elevate, sono potenzialmente
mortali sia per sé sia per altri, quindi se non avete sufficiente
conoscenza lasciate perdere...
Di seguito alcune caratteristiche dell'amplificatore misurate a
costruzione ultimata.
Caratteristiche generali:
- Telaio completamente amagnetico in rame trattato e alluminio
fresato e indurito
- Alimentazione, T.U. T.A. e elettronica dimensionati per
funzionamento continuo
- Accensione Soft Start
- Valvole raddrizzatrici nell'alimentatore anodico
- Filamenti alimentati singolarmente in corrente continua con
avvolgimento dedicato
- Filamenti delle finali alimentati singolarmente in corrente
continua con avvolgimento dedicato
- Trasformatori di uscita con avvolgimenti multifilari, multistrato
e nuclei a C di qualità elevata
- Valvole dello stadio finale con polarizzazione dedicata e
stabilizzata
- Assenza di reazione negativa totale e vorrei vedere
- Driver con triodi dedicati per ogni valvola finale
- Stadio di guadagno di tensione a doppio Totem Pole
- Impiego di un solo condensatore sul percorso del segnale
- Decadimento naturale delle armoniche rispettato
- Controlli: selettore d'ingresso, controllo di volume e
bilanciamento
- Dimensioni in cm : h 31, p 60, l 44
- Peso : 61 kg
Caratteristiche elettriche:
- Massima potenza di uscita a 1 KHz : 80 W continui per canale
- Massima potenza di uscita tra 50 Hz e 18 KHz : 70 W
- Massima potenza di uscita tra 30 Hz e a 20 KHz : 50 W
- Impedenza di uscita : 8 Ohm o altra a richiesta
- Potenze di uscita continue ottenute solo con leggero arrossamento
delle placche di grafite
- Massima distorsione ai livelli di potenza considerati : 5 %
- Sensibilità d'ingresso per la massima potenza di uscita: 0.7 V
- Impedenza d'ingresso : maggiore di 100 KOhm per tutta la banda di
lavoro
- Alimentazione : 230 V, ~600 W
Qui sotto vedete l'amplificatore finito e privo della copertura,
fotografato da Angelo.