Avverto che i browser, memorizzano ciò che leggono la prima volta, per
vedere possibili aggiornamenti utilizzare l'apposito comando posto in
genere all'inizio della pagina: "ricarica la pagina corrente".
Per navigare il sito utilizzare il menu sottostante.
Menu
Per la terza presenza a Mi Hi End visto il successo degli anni
precedenti, ho pensato di ripetere l'esperienza assieme a Carlo Morsiani
e ai suoi eccezionali giradischi.
Per un set-up adatto appunto ai giradischi di Carlo, ho progettato
l'impianto interamente a valvole, testandone la buona resa in relazione
anche alla sala il giorno prima dell'apertura della mostra, ho
effettuato prove con due O.T.L. un HOTL50 e un HOTL200, rispettivamente
un 50 W e un 200 W. con buoni risultati, a volte su richiesta era
impiegato un HA350I.
In definitiva le prove effettuate tenendo conto delle dimensioni della
sala e della sensibilità delle casse, hanno indicato lo HOTL50 più che
sufficiente per la parte alta, scelta poi confermata a sala piena
durante l'apertura dell'esposizione, giocando anche sostituendo su
richiesta dei visitatori, sono stati collegati nella parte bassa anche
un HA350I e una coppia di HOTL200 mono, per la separazione della parte
alta, è stato impiegato un HCEV1 Xover 12 DB ottava a valvole,
utilizzando poi i suoi controlli suoi controlli per ottimizzare
l'ascolto.
Ricordo che rispetto agli anni precedenti l'acustica della saletta era
stata migliorata dall'organizzazione, aggiungendo una
controsoffittatura.
Di seguito alcune note sulle apparecchiature impiegate.
HMMMC2
Nuovo preamplificatore phono definito elettronicamente ma non nella sua
veste definitiva, il quale schematicamente poggia sul modello HMMMC,
migliorato in termini di rumore e precisione, a cui sono state aggiunte
funzionalità come il necessario filtro subsonico
inseribile/disinseribile completamente e un mute iniziale controllato da
timer, al fine di bloccare l'uscita fino raggiungimento della completa
stabilizzazione del pre, infine è stata resa programmabile l'impedenza
dell'ingresso MC,
HPV4
Preamplificatore linea a valvole supportato nelle sue funzioni da un
microcontrollore, è provvisto di sei ingressi selezionabili tramite
banco di relay in atmosfera inerte, di un telecomando per il controllo
del mute e del volume, con azzeramento automatico all'accensione,
controlli questi che assieme al bilanciamento, ai comandi
stereo/reverse/mono, tape/source, sono azionabili anche manualmente dal
pannello, in HPV4 è presente anche uno stadio di uscita (Tape)
realizzato con stadio separatore a triodo.
HPV4MMMC
HPV4MMMC é un preamplificatore phono MM-MC a valvole di qualità Hi End,
monta un totale di quattordici triodi, è munito di un filtro subsonico
inseribile tramite relay in atmosfera inerte, monta un mute temporizzato
per il periodo di riscaldamento dei catodi all'accensione, prevede la
selezione dell'impedenza d'ingresso MC, per un guadagno di 60 dB, mentre
l'ingresso MM prevede il classico guadagno di 40 dB, con l'ingresso
fissato sui canonici 47 KOhm/100 pF, modificabili a richiesta, tutte le
tensioni necessarie al suo funzionamento sono fornite dall'alimentatore
dall'alimentatore separato a basso rumore mod. HPV4PSU, il quale
provvede alla stabilizzazione di tutte le tensioni presenti.
HA350I
Amplificatore ibrido stereo utilizzante triodi tranne lo stadio finale a
MosFet selezionati in versione dual mono, da 240 W/8 Ohm, 380 W/4 Ohm,
oltre ai circuiti di amplificazione, è provvisto delle funzioni di soft
start, anti bump e protezione delle casse acustiche, questo
amplificatore è stato impiegato saltuariamente in alternativa al finale
da 200 W HOTL200 per prove di confronto, ma si può dire che per la
potenza richiesta i due amplificatori siano sempre rimasti in classe A.
HOTL50
Amplificatore stereo O.T.L. da 50 W 8 Ohm, a fatto da muletto per tutta
l'esposizione, é fornito di controllo di volume, utilizzabile per la
regolazione accurata del guadagno quando impiegato in
multiamplificazione, è munito di soft start e di timer abilitante gli
ingressi dopo circa 3', tempo necessario ai catodi delle valvole finali
per il completo riscaldamento, scaduti i quali vengono abilitati gli
ingressi, le funzioni attive interne sono risolte da un complesso di 16
triodi finali e 6 triodi pilota, valvole alimentate da uno speciale
trasformatore toroidale da di 1 KW, a bassa densità di flusso, potenza
che garantisce stabilità di funzionamento in qualsiasi condizione di
servizio, inoltre l'amplificatore è costruito interamente in alluminio.
CASSE ACUSTICHE
Sono state impiegate una coppia di JBL Jubal mod. L65, e una coppia di
monitor Marel a quattro vie, quì private della via bassa, ritenuta
inutile per la pressione acustica necessaria in ragione delle dimensioni
della saletta, durante la mostra ci si giocava scambiandole su richiesta
dei visitatori, quando bontà loro e con gradimento da parte nostra, si
presentavano con qualche vinile da ascoltare, io e Carlo avevamo deciso
di non fare gli smorfiosi e far passare di tutto, come non sempre
avviene sospettosamente quando vengono declinate queste richieste.
Per il collegamento sono stati impiegati gli ottimi cavi Litz Morsiani
di buona fattura.
SORGENTI
Naturalmente la sorgente principale era l'ottimo giradischi Morsiani
mod. CM2 RW, rinnovato nell'estetica e munito di braccio CM2 12 wood, il
quale montava una testina KOETSU RED, poi per dare la possibilità ai
visitatori di ascoltare anche supporti digitali, è stato predisposto
anche un lettore SACD multistandard, ma s'indovina facilmente quale sia
stata la sorgente a farla da padrone.
Tutti i cavi di segnale erano Marel in teflon/argento.
RISULTATI
Diciamo subito che le prestazioni delle due coppie di casse acustiche
sono state diverse, le Jubal avevano un basso più profondo pur con
qualche risonanza dovuto al suo 30 cm., probabilmente in relazione anche
alla dimensioni e alla geometria della sala, il suo efficiente medio
appariva a tratti leggermente colorato, coloritura percepita solo a sala
praticamente vuota, mentre il tweeter ridotto di circa 1 dB, si è
dimostrato ottimo.
Le monitor Marel, avevano un comportamento più frenato e stabile nei
bassi, certamente un po' meno profondo, dovuto alla mancanza delle casse
dei bassi troppo grandi per la sala e dove non avrebbero potuto
esprimersi, inoltre per educazione non si volevano disturbare le sale
adiacenti, ma il giorno prima dell'apertura della mostra con un po di
sano rock ci siamo divertiti.
COMMENTO DI CARLO
Questa è stata la terza volta che Mario ed io abbiamo esposto assieme.
Questa volta grazie alla nuova controsoffittatura ignifuga, finalmente
l'acustica è migliorata in funzione anti risonanze oltre alla sua
proprietà antincendio, infatti dal punto di vista acustico ha
rappresentato quanto da tempo desideravamo.
Prima battendo le mani si percepiva un riverbero più prolungato, ora si
percepisce un colpo secco senza coda, temporalmente perfetto.
Purtroppo permane il problema dell'interferenza del suono proveniente
dalle salette vicine, ma grazie al poderoso OTL di Mario, la potenza non
mancava, avendone abbastanza per sovrastare facilmente i vicini
Finalmente si è potuto sentire cosa veramente può fare l'impianto che
Mario ed io abbiamo messo insieme, il mio giradischi, i miei cavi di
potenza Litz, le elettroniche e le casse di Mario, un ringraziamento
all'amico Ezio Aldoni che ha gentilmente messo a disposizione il lettore
SACD Sony e le casse d'epoca JBL Jubal.
COMMENTO DI MARIO
A mio avviso, le presenze alla mostra sono state leggermente inferiori
rispetto all'anno precedente, ma nel contesto più motivate, così più
richieste di informazioni tecniche, curiosità, prezzi, discussioni
varie, purtroppo, non ho avuto occasione di vedere tutta la mostra,
nonostante fossimo io e Carlo.
Delle salette ascoltate, come al solito solo poche erano ben suonanti,
ma forse questo comportamento era dovuto all'acustica delle salette,
alcune però erano proprio deludenti e qui non era un problema di
acustica, mediamente lo sforzo degli espositori è stato premiato dai
risultati, queste sono le mie impressioni, ma ribadisco che queste
esposizioni non sono il massimo per l'ascolto, sia per l'ambiente poco
adatto sia per il rumore generale elevato, detto ciò, considero
l'esposizione riuscita e spero non abbia deluso i visitatori.
Immagini dalla mostra