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Reportage dall'esposizione Milano Mi Hi End 2004.
Un lontano ricordo...




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Per la terza presenza a Mi Hi End visto il successo degli anni precedenti, ho pensato di ripetere l'esperienza assieme a Carlo Morsiani e ai suoi eccezionali giradischi.

Per un set-up adatto appunto ai giradischi di Carlo, ho progettato l'impianto interamente a valvole, testandone la buona resa in relazione anche alla sala il giorno prima dell'apertura della mostra, ho effettuato prove con due O.T.L. un HOTL50 e un HOTL200, rispettivamente un 50 W e un 200 W. con buoni risultati, a volte su richiesta era impiegato un HA350I.

In definitiva le prove effettuate tenendo conto delle dimensioni della sala e della sensibilità delle casse, hanno indicato lo HOTL50 più che sufficiente per la parte alta, scelta poi confermata a sala piena durante l'apertura dell'esposizione, giocando anche sostituendo su richiesta dei visitatori, sono stati collegati nella parte bassa anche un HA350I e una coppia di HOTL200 mono, per la separazione della parte alta, è stato impiegato un HCEV1 Xover 12 DB ottava a valvole, utilizzando poi i suoi controlli suoi controlli per ottimizzare l'ascolto.

Ricordo che rispetto agli anni precedenti l'acustica della saletta era stata migliorata dall'organizzazione, aggiungendo una controsoffittatura.
Di seguito alcune note sulle apparecchiature impiegate.


HMMMC2


Nuovo preamplificatore phono definito elettronicamente ma non nella sua veste definitiva, il quale schematicamente poggia sul modello HMMMC, migliorato in termini di rumore e precisione, a cui sono state aggiunte funzionalità come il necessario filtro subsonico inseribile/disinseribile completamente e un mute iniziale controllato da timer, al fine di bloccare l'uscita fino raggiungimento della completa stabilizzazione del pre, infine è stata resa programmabile l'impedenza dell'ingresso MC,



HPV4


Preamplificatore linea a valvole supportato nelle sue funzioni da un microcontrollore, è provvisto di sei ingressi selezionabili tramite banco di relay in atmosfera inerte, di un telecomando per il controllo del mute e del volume, con azzeramento automatico all'accensione, controlli questi che assieme al bilanciamento, ai comandi stereo/reverse/mono, tape/source, sono azionabili anche manualmente dal pannello, in HPV4 è presente anche uno stadio di uscita (Tape) realizzato con stadio separatore a triodo.



HPV4MMMC


HPV4MMMC é un preamplificatore phono MM-MC a valvole di qualità Hi End, monta un totale di quattordici triodi, è munito di un filtro subsonico inseribile tramite relay in atmosfera inerte, monta un mute temporizzato per il periodo di riscaldamento dei catodi all'accensione, prevede la selezione dell'impedenza d'ingresso MC, per un guadagno di 60 dB, mentre l'ingresso MM prevede il classico guadagno di 40 dB, con l'ingresso fissato sui canonici 47 KOhm/100 pF, modificabili a richiesta, tutte le tensioni necessarie al suo funzionamento sono fornite dall'alimentatore dall'alimentatore separato a basso rumore mod. HPV4PSU, il quale provvede alla stabilizzazione di tutte le tensioni presenti.






HA350I



Amplificatore ibrido stereo utilizzante triodi tranne lo stadio finale a MosFet selezionati in versione dual mono, da 240 W/8 Ohm, 380 W/4 Ohm, oltre ai circuiti di amplificazione, è provvisto delle funzioni di soft start, anti bump e protezione delle casse acustiche, questo amplificatore è stato impiegato saltuariamente in alternativa al finale da 200 W HOTL200 per prove di confronto, ma si può dire che per la potenza richiesta i due amplificatori siano sempre rimasti in classe A.



HOTL50



Amplificatore stereo O.T.L. da 50 W 8 Ohm, a fatto da muletto per tutta l'esposizione, é fornito di controllo di volume, utilizzabile per la regolazione accurata del guadagno quando impiegato in multiamplificazione, è munito di soft start e di timer abilitante gli ingressi dopo circa 3', tempo necessario ai catodi delle valvole finali per il completo riscaldamento, scaduti i quali vengono abilitati gli ingressi, le funzioni attive interne sono risolte da un complesso di 16 triodi finali e 6 triodi pilota, valvole alimentate da uno speciale trasformatore toroidale da di 1 KW, a bassa densità di flusso, potenza che garantisce stabilità di funzionamento in qualsiasi condizione di servizio, inoltre l'amplificatore è costruito interamente in alluminio.



CASSE ACUSTICHE



Sono state impiegate una coppia di JBL Jubal mod. L65, e una coppia di monitor Marel a quattro vie, quì private della via bassa, ritenuta inutile per la pressione acustica necessaria in ragione delle dimensioni della saletta, durante la mostra ci si giocava scambiandole su richiesta dei visitatori, quando bontà loro e con gradimento da parte nostra, si presentavano con qualche vinile da ascoltare, io e Carlo avevamo deciso di non fare gli smorfiosi e far passare di tutto, come non sempre avviene sospettosamente quando vengono declinate queste richieste.
Per il collegamento sono stati impiegati gli ottimi cavi Litz Morsiani di buona fattura.





SORGENTI


Naturalmente la sorgente principale era l'ottimo giradischi Morsiani mod. CM2 RW, rinnovato nell'estetica e munito di braccio CM2 12 wood, il quale montava una testina KOETSU RED, poi per dare la possibilità ai visitatori di ascoltare anche supporti digitali, è stato predisposto anche un lettore SACD multistandard, ma s'indovina facilmente quale sia stata la sorgente a farla da padrone.
Tutti i cavi di segnale erano Marel in teflon/argento.


RISULTATI


Diciamo subito che le prestazioni delle due coppie di casse acustiche sono state diverse, le Jubal avevano un basso più profondo pur con qualche risonanza dovuto al suo 30 cm., probabilmente in relazione anche alla dimensioni e alla geometria della sala, il suo efficiente medio appariva a tratti leggermente colorato, coloritura percepita solo a sala praticamente vuota, mentre il tweeter ridotto di circa 1 dB, si è dimostrato ottimo.

Le monitor Marel, avevano un comportamento più frenato e stabile nei bassi, certamente un po' meno profondo, dovuto alla mancanza delle casse dei bassi troppo grandi per la sala e dove non avrebbero potuto esprimersi, inoltre per educazione non si volevano disturbare le sale adiacenti, ma il giorno prima dell'apertura della mostra con un po di sano rock ci siamo divertiti.






COMMENTO DI CARLO


Questa è stata la terza volta che Mario ed io abbiamo esposto assieme.

Questa volta grazie alla nuova controsoffittatura ignifuga, finalmente l'acustica è migliorata in funzione anti risonanze oltre alla sua proprietà antincendio, infatti dal punto di vista acustico ha rappresentato quanto da tempo desideravamo.

Prima battendo le mani si percepiva un riverbero più prolungato, ora si percepisce un colpo secco senza coda, temporalmente perfetto.

Purtroppo permane il problema dell'interferenza del suono proveniente dalle salette vicine, ma grazie al poderoso OTL di Mario, la potenza non mancava, avendone abbastanza per sovrastare facilmente i vicini

Finalmente si è potuto sentire cosa veramente può fare l'impianto che Mario ed io abbiamo messo insieme, il mio giradischi, i miei cavi di potenza Litz, le elettroniche e le casse di Mario, un ringraziamento all'amico Ezio Aldoni che ha gentilmente messo a disposizione il lettore SACD Sony e le casse d'epoca JBL Jubal.

COMMENTO DI MARIO


A mio avviso, le presenze alla mostra sono state leggermente inferiori rispetto all'anno precedente, ma nel contesto più motivate, così più richieste di informazioni tecniche, curiosità, prezzi, discussioni varie, purtroppo, non ho avuto occasione di vedere tutta la mostra, nonostante fossimo io e Carlo.

Delle salette ascoltate, come al solito solo poche erano ben suonanti, ma forse questo comportamento era dovuto all'acustica delle salette, alcune però erano proprio deludenti e qui non era un problema di acustica, mediamente lo sforzo degli espositori è stato premiato dai risultati, queste sono le mie impressioni, ma ribadisco che queste esposizioni non sono il massimo per l'ascolto, sia per l'ambiente poco adatto sia per il rumore generale elevato, detto ciò, considero l'esposizione riuscita e spero non abbia deluso i visitatori.






Immagini dalla mostra







L'amplificatore HOTL50, frontale in alluminio anodizzato naturale, scritte incise non colorate, griglia di protezione in acciaio cromato, telaio realizzato in alluminio per le sue migliori caratteristiche magnetiche, a DX una cassa monitor Marel più a DX s'intravede una Jubal







HOTL50









A sinistra si nota Il preamplificatore phono HPV4MMMC a valvole, mentre a destra sono visibili:
sopra un pre linea HPV4 a valvole, sotto l'alimentatore HPV4PSU del pre phono.
In basso s'intravede parte del braccio di legno montante una Koetsu Red dell'ottimo giradischi di Carlo Morsiani







HPV4MMMC











L'apparecchio inferiore é un HPV4PSU alimentatore già visto assieme al pre phono a valvole HPV4MMMC, sopra, troviamo il pre linea HPV4, che li può stare grazie al quasi assente flusso disperso dai trasformatori degli apparecchi.







HPV4MMMC e HMMMC2






Amplificatore HA350I impiegante triodi e nello stadio finale MosFet selezionati,  realizzato allo stato dell'arte, impiegato nelle prove di confronto in sostituzione del HOTL200.
I risultati ottenuti considerando la sua tipologia, hanno dimostrato le ottime prestazioni di un apparecchio, che per la potenza richiesta probabilmente non é mai uscito dalla corrente di riposo.





HA350







Questo è il prototipo in veste non ancora definitiva di un nuovo preamplificatore phono con il suo alimentatore a basso rumore, portati alla mostra per giocarci un po' e destinati a diventare un unico apparecchio con codice HMMMC2.






pre hmmmc2 sperimantale







Una visione d'insieme dell'impianto, sul tavolino l'ottimo giradischi di Carlo Morsiani con a sinistra il suo alimentatore regolabile.
Le casse monitor Marel in legno chiaro, mentre agli estremi s'intravedono le casse Jubal di Ezio Aldoni, che ringrazio per il gentile prestito.




Mario IK1SPF





Saletta a Mi-hi end 2004